Rivista “Gli Argonauti. Psicoanalisi e società” N° 163
SELEZIONE
Gli articoli elencati nella sezione “SELEZIONE” sono pubblicati esclusivamente nella rivista cartacea che è acquistabile sul sito Padova University Press e non sono disponibili online.
AVVERTENZA EDITORIALE
Proponiamo ai lettori alcuni articoli che riflettono sulle dinamiche di transfert-controtransfert. Quelli di H. W. Loewald e di T. J. Jacobs, erano apparsi nel volume 34 (n. 2) del Journal of the Psychoanalytic Association (1986), poi, tradotti e pubblicati su Gli Argonauti nel 1987. L’articolo di D. Lopez pubblicato nel 1983, si confronta specificamente con il problema dell’errore nel controtransfert. Intendiamo, così, contribuire all’approfondimento di aspetti dell’azione terapeutica che, ancora meritano considerazione. In modo particolare, questa selezione enfatizza l’essenziale caratteristica relazionale e interpersonale del nostro lavoro, così speciale, che costantemente ci mette di fronte alla complessità e all’articolazione dei livelli di comprensione. I tre autori esplorano con coraggio e rigore aspetti del lavoro analitico, la cui feconda problematicità ciclicamente riprende forza e sospinge verso ulteriori riflessioni. Al fondo, vi è la comune fiducia radicata nella visione della psicoanalisi come modello di decodificazione e significazione che ha in sé l’essenziale capacità di interrogarsi e trasformarsi. Se l’inevitabile dinamicità e imprevedibilità della clinica venisse assorbita e incasellata in semplificazioni dogmatiche, i possibili molteplici significati di cruciali eventi intersoggettivi e intra-soggettivi del qui e ora verrebbero sequestrati e “sterilizzati”. Ad esempio, il pregiudizio escluderebbe la prospettiva di dare significato emancipativo, trasformativo, anche all’acting, come mostra, fin dal titolo, la riflessione di Jacobs. Nello spazio di continua invenzione dialettica e multirelazionale che è l’incontro analitico, siamo immedesimati e immersi nei movimenti di transfert-controtransfert, reciprocamente intrecciati, di paziente e analista. Così, la neutralità e le difese, ma anche l’errore, dell’analista acquistano le sfaccettature della problematicità, che potenzialmente disvela ciò che è rimasto incistato nelle vicissitudini dello sviluppo emotivo del paziente. Allo stesso modo, tensioni e disarmonie dei differenti significati della neutralità dell’analista sono alla base delle sue reazioni controtransferali. Le temporanee discontinuità del processo, dovute a reazioni “inappropriate”, possono rappresentare l’occasione per paziente e analista di fare emergere elementi della vita psichica di entrambi. Riconoscere l’influenza reciproca, piuttosto che forcluderla, oggettivando, razionalizzando e scindendo, favorisce la ricerca rigorosa, indispensabile per navigare e nuotare in un elemento fluido altamente imprevedibile come è il rapporto analista-paziente. A distanza di decenni questi articoli ancora possono mettere in questione sfaccettature della tensione relazionale, in quanto potenziali disvelamento e sviluppo verso la consapevolezza. Aggiungiamo, prima di ciascun articolo, abstract e parole chiave assenti nella prima pubblicazione su Gli Argonauti.
Hans W. Loewald
Transfert-controtransfertAbstract
Questo articolo considera le dinamiche di transfert-controtransfert come si mostrano nelle relazioni di oggetto e specificamente nel processo psicoanalitico. Si postula che transfert e controtransfert non possano essere osservati separatamente, che entrambi analista e paziente manifestino reazioni di transfert-controtransfert, e che esse siano normali ingredienti del processo psicoanalitico. Una completa separazione dell’“uomo che soffre dalla mente che crea”, nell’analista, causerebbe la sterilità. Sono riferite brevi illustrazioni cliniche. Viene richiamata l’attenzione su particolari problemi quando le difese del paziente sono primitive, e sul valore terapeutico del controtransfert dell’analista.Keywords: Transfert-controtransfert, Neutralità analitica, Incontro analitico, Ripetizione, Reazioni inconsce.
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Transference-controtransference
This paper concerns the dynamics of transference-countertransference as they reveal themselves in object relations and specifically in the psychoanalytic process. It is postulated that transference and countertransference cannot be viewed separately, that both analyst and patient exhibit transferencecountertransference reactions, and that they are normal ingredients of the psychoanalytic process. A complete separation of “the man who suffers and the mind which creates”, in the analyst would lead to sterility. Brief clinical illustrations are provided. Attention is called to special problems when the patient’s defenses are primitive, and to the therapeutic value of the analyst’s countertransference.Keywords: Transference-countertransference, Analytic neutrality, Analytic encounter, Repetition, Unconscious reactions.
Theodore J. Jacobs
L’agire nel controtransfertAbstract
Questa comunicazione si focalizza sulla relazione del controtransfert con la tecnica psicoanalitica, richiamando l’attenzione non sulle più evidenti forme di controtransfert, che sono state valutate da autori che hanno scritto prima sull’argomento, ma su quelle più sottili. Questo aspetto del controtransfert, spesso ben mascherato nella struttura delle tecniche tradizionali ben sperimentate nel tempo, si può connettere alla nostra modalità di ascoltare e pensare ai pazienti, ai nostri sforzi per interpretare, al processo di elaborazione, o alla complessa questione della conclusione. Meno riconoscibile, e in certo senso meno tangibile del suo omologo più turbolento, questo aspetto del problema del controtransfert non è meno importante. Poiché sono precisamente queste sottili, spesso a stento visibili, reazioni di controtransfert, così facilmente razionalizzate come parti del nostro regolare e così facilmente sottovalutato funzionamento procedurale, che possono alla fine avere l’impatto maggiore sul nostro lavoro analitico.Keywords: Controtransfert, Transfert, Acting, Enactment, Neutralità, Elaborazione.
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On countertransference enactments
This communication focuses on relation of countertransference to psychoanalytical technique, calling attention not to the more obvious forms of countertransference that have been commented on by previous writers on the subject, but to its subtler ones. Often well camouflaged within the framework of traditional, time-tested techniques, this aspect of countertransference may attach itself to our way of listening and thinking about patients, to our efforts at interpretation, to the process of working through, or to the complex issue of termination. Less recognizable than its more boisterous counterpart and in some respects less tangible, this side of the problem of countertransference is no less important. For it is precisely those subtle, often scarcely visible countertransference reactions, so easily rationalized as parts of our standard operating procedures and so easily overlooked, that may in the end have the greatest impact on our analytic work.
Keywords. Countertransference, Transference, Acting, Enactment, Neutrality, Working through
Davide Lopez
L’errore come fonte di verità geneticaAbstract
L’autore riflette sulle complesse implicazioni dell’errore nella clinica, come manifestazione di essenziali passaggi nelle dinamiche di transfertcontrotransfert. La disamina di suoi rilevanti errori e la considerazione di un problematico passaggio nel trattamento di un caso da parte di Casement, dipana
complesse articolazioni della relazione terapeutica che trasformano i significati della ripetizione di conflitti e traumi nell’analisi. L’errore, nella visione essenzialmente e continuamente relazionale, può aprire alla ri-mobilizzazione e al superamento delle reiterazioni di nuclei irrigiditi. Rilevanti potenzialità maturative si svelano se il clinico resiste al bisogno di interpretare precocemente secondo protocolli teorici precostituiti che rischiano di allontanare dal fecondo qui e ora della tensione relazionale.Keywords: Transfert-controtransfert, Trauma, Scissione, Ripetizione transferale, Catastrofe / Cataclisma, Errore.
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Failing as source of genetic truth
Author reflets on complex implications of the failing in the treatment, as expression of essential transitions in the transference-countertransference dynamics. Through the analysis of his own failings and of a problematic step in a Casement’s clinical vignette, the paper points out important meanings unfolding in the therapeutic relationship that can transform the repetition of conflicts and traumas, in analysis. The failing, from the relational point of view, opens to the new updating, and the possibility to go beyond, of rigid connections’ reiteration. If clinician don’t interpret untimely, guided only by pre-establish theoretical protocols, we can see relevant potentialities of increasing awareness, in the hic and nunc of the relational tension.
Keywords. Transference-countertransference, Trauma, Split, Transferential repetition, Catastrophe / Cataclysm, Failing
Maggio 2021 (parte 1)
SAGGI
Plinio Kouznetz Montagna
Psicoanalisi e il concetto di resilienza
[Scarica l’articolo in formato .PDF]Traduzione di Iara Morata Martines e Renato Davi
Abstract: L’autore risale all’origine del termine resilienza e alla sua appropriazione da parte di molte aree della conoscenza, considerando che esso dà risalto a una focalizzazione sulla sanità, non centrata sulla patologia. Ciò è in linea con la psicoanalisi che è rivolta alla crescita e allo sviluppo umani. Il suo uso in psicoanalisi avviene nella considerazione dei processi sia intrapsichici che interpersonali. È importante la distinzione tra resilienza e pseudo-resilienza. L’autore esamina l’analista come il così definito “tutor di resilienza”; riflette su aspetti del trauma e del lutto, anche attraverso brevi illustrazioni cliniche.
Keywords: Resilienza, Lutto, Trauma, Capacità dell’Io, Tutor di resilienza.
Psychoanalysis and the concept of resilience
Abstract: The author traces the origin of the term resilience and its appropriation by several areas of knowledge, commenting that it brings to the medical literature a focus on health, and not centered on pathology. This is in line with psychoanalysis, which targets human growth and development. Its use by the latter occurs with consideration of both intrapychic and interpersonal processes. The distinction between resilience and pseudo-resilience is relevant. He observes the analyst as the so-called resilience tutor, discusses aspects of trauma and grief and presents brief clinical illustrations.Keywords: Resilience, Mourning, Trauma, Egoic capacity, Resilience Tutor.
Felice Cimatti
«L’oggetto di cui non si ha idea»
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Abstract: Essere umano significa essere un vivente scosso dall’enigmaticità dell’Altro, un’enigmaticità che nessuno dei “codici” naturali di cui l’infans dispone alla nascita è in grado di sciogliere. L’inconscio, per Laplanche, è questo “altro” non tradotto che continua a pungolare la soggettività umana. In effetti i «messaggi enigmatici» si depositano letteralmente come residui cosali: si pensi al significante linguistico, che non è altro che una vibrazione sonora, oppure alla ‘scia’ somatica lasciata da una carezza ambigua sull’epidermide. Tolto il valore semantico di questi segni ne rimane tuttavia la traccia materiale. Il problema che si pone è se il ‘soggetto’ umano riuscirà mai a trovare un modo per convivere con questa radicale alterità a sé stesso.
Keywords: Freud, Laplanche, dualismo pulsionale, inconscio, Altro.
Such an object of which you have no idea
Abstract: To be human means to be a living being shaken by the enigmatic nature of the Other, an enigmatic nature that none of the natural “codes” available to the infans at birth are able to dissolve. The unconscious, for Laplanche, is such an untranslated “other” that keeps prodding human subjectivity. Indeed, those “enigmatic messages” of the Other are literally deposited as material residues: think of the linguistic signifier, which is nothing more than a sound vibration, or of the somatic “trail” left by an ambiguous caress on the epidermis. Once the semantic value of these obscure signs has been removed, however, the material trace remains. The problem that arises is whether the human ‘subject’ will ever be able to find a way to live with this radical otherness to her/himself.
Keywords: Freud, Laplanche, drive dualism, unconscious, Other.
Alessandro Mazzocchi, Filomena Anelli, Irma Faranca
Campi affettivi e meccanismi mirror (Part 2)
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Abstract: Si discute il possibile ruolo svolto dai meccanismi mirror e dall’embodied simulation nell’ambito del “team lattante-madre proiettante- contenitore” e, più in generale, nelle relazioni affettive emotivamente pregnanti. Si fa riferimento al lavoro di W. Bion (rêverie), per conciliarlo con le moderne acquisizioni della neurofisiologia, partendo dal concetto moderno di trans- identificazione di Grotstein. Così, attraverso i mirror neurons, nel campo bi- personale, è possibile il trasferimento immediato di informazioni da un soggetto all’altro senza processi mentali intermedi, e ciò è alla base della nascita della struttura fondamentale dell’essere umano, il Sé, durante la relazione madre-bambino.
Keywords: trans-identificazione proiettiva, neuroni specchio, simulazione incarnata, rêverie, campo psicodinamico.
Affective fields and mirror mechanisms
Abstract: The possible role played by the mirror mechanisms and the embodied simulation in the context of the “infant-mother projecting-container team” is discussed. More generally, these mechanisms are analyzed in the meaningful emotional relationships. The work of Bion has been considered, to reconcile it with the modern discoveries of neurophysiology, from Grotstein’s modern concept of trans-identification. Through mirror neurons, the immediate transfer of information from one subject to another is possible in the bi-personal field, without intermediate mental processes. This would represent the basis of the fundamental structure of the human being, the Self, during the mother-child relationship.
Keywords: projective trans-identification, mirror neurons, embodied simulation, rêverie state, psychodinamic fields
Novembre 2021 (parte 2)
SAGGI
Loretta Zorzi Meneguzzo
Controtransfert e transfert: ripetizioni che trasformano
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Abstract: L’articolo considera le dinamiche di transfert-controtransfert, dalla prospettiva della ripetizione che trasforma. La tensione relazionale rivela la partecipazione emotiva dell’analista ed è parte integrante del processo di disvelamento e ripresa del processo maturativo. La supervisione di un cruciale passaggio terapeutico mostra la possibilità trasformativa paradossalmente sospinta da significativi acting. Le discontinuità rivelano e producono l’impegno per i propri ideali.
Keywords: Coazione a ripetere, transfert-controtransfert, Io ideale, ideale dell’Io, Super-io, acting.
Coutertransference and transference: repetitions that can transform
Abstract: The paper reflects on the Transference-Countertransference dynamics, from the perspective of the repetitions that can transform. The relational tension that reveals the analyst’s emotional participation is an indispensable element in the therapeutic process. The supervision of a crucial transition in an analysis points out the possibilities implicit, paradoxically, in substantial actings. Discontinuities reveal and produce the taking care of one’s worth.
Keywords: Compulsion to repeat, Transference-Countertransference, ideal ego, ego ideal, Super-ego, acting
Paola Bondi
Panico e sofferenza del Sé: una prospettiva psicoanalitica
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Abstract: Questo articolo si propone di descrivere le principali teorie psicoanalitiche sull’attacco di panico, soffermandosi su alcune recenti ipotesi che. integrando anche il contributo delle neuroscienze, suggeriscono di considerarlo il sintomo di una complessa e aspecifica sofferenza del Sé: un disturbo legato non tanto direttamente ad un conflitto inconscio ma a problematiche strutturali del Sé, a causa delle quali la funzione di contenimento dell’angoscia è andata perduta. Con l’aiuto di alcuni esempi clinici cerca di chiarire il collegamento tra stimolo, immaginazione e conseguente scatenamento dell’attacco di panico con il suo corredo di sintomi neurovegetativi, e mostra come esso sia una conseguenza del crollo dell’assetto difensivo che può avvenire in alcuni periodi di passaggio della vita, in corrispondenza di crisi o momenti di trasformazione.
Keywords: Angoscia, Identificazioni primarie, Panico, Scissione mente-corpo.
Panic and suffering of the Self: a psychoanalytic perspective
Abstract: Abstract. This paper reviews the main psychoanalytical theories about panic attack, examining recent hypotheses that integrate the neuroscientific contribution and suggest to consider it as a symptom of complex and nonspecific suffering of Self. It’s a disorder related not so much to an unconscious conflict but to a basic psychological structure that has lost its function of containing anxiety. Some clinical cases are presented to explain the connection between stimulus, imagination and the triggering of psychosomatic symptoms in panic attack, which is consequence of breakdown of the defence organization and may appear during period of the life crisis.
Keywords: Panic, Anxiety, Primary Identifications, Mind-body Splitting
RECENSIONI SAGGIO
Luca Trabucco
Alcune riflessioni sugli obiettivi del trattamento psicoanalitico
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Abstract: Il lavoro riguarda la trattazione del tema degli Obiettivi del trattamento psicoanalitico, come discussione, svoltasi a São Paulo, di un volume recentemente pubblicato in Brasile sul tema. L’autore riprendendo e presentando alcuni punti dai testi dei diversi autori, sviluppa i propri punti di vista in merito, centrando il fuoco del discorso sulla “Ricerca della verità su se stessi” come principioguida che viene a informare i presupposti e gli scopi del trattamento, in linea con una concezione di un elemento epistemologico di base formulata da P.C. Sandler. In particolare, tale principio si sviluppa nella dialettica tra Invarianze e Trasformazioni, riprendendo la concezione di Bion, in ambito psicoanalitico, e di Nozick in ambito filosofico.
Keywords: Bion, Cambiamento psichico, Inconscientizzazione, Invarianze, Obiettivi del trattamento, Trasformazioni, Verità.
Some thoughts about the aims of the psychoanalytic treatment
Abstract: The work deals with the theme of the Objectives of psychoanalytic treatment,
as a discussion, held in São Paulo, of a volume recently published in Brazil on the subject. The author taking into account and presenting some points from the texts of the different authors, develops his own points of view on the subject, focusing on the “Search for truth about oneself” as a guiding principle that comes to inform the assumptions and purposes of the treatment, in line with a conception of a basic epistemological element formulated by P.C. Sandler. In particular, this principle develops in the dialectic between Invariances and Transformations, taking up the conception of Bion, in the psychoanalytic field, and of Nozick in the philosophical field.Keywords: Treatment Objectives, Psychic Change, Transformations, Invariances, Truth, Unconscientization, Bion